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Fashion Room Blog

La Moda ai tempi del Coronavirus
BE DIGITAL: il nuovo modo per fare moda

Parliamo di qualcosa di rigenerante, di stimolante, in un periodo in cui la cosa più avvincente che abbiamo fatto è stata la coda al supermercato.

La fase 2 post Covid-19 rimette in gioco anche il settore della moda, in una chiave più contemporanea e consona alle disposizioni sanitarie.

Il fashion system internazionale punta al digitale: webinar, eventi, sfilate virtuali per mostrare le nuove collezioni, lanciare i nuovi brand sul mercato e restare in contatto con i buyer. Non c’è da meravigliarsi se questa strategia ha coinvolto i maggiori player del settore.

Giorgio Armani, uno dei pilastri della haute couture italiana, mette in campo il suo talento e il suo altruismo: dopo aver convertito, all’inizio della pandemia, la sua produzione italiana in camici per operatori sanitari e aver donato 2 milioni di euro agli ospedali lombardi, di Piacenza, Bergamo e Roma, lo stilista italiano ancora una volta contribuisce alla ripresa economica del suo paese scegliendo Milano come sede della sua prossima sfilata Armani Privè, tradizionalmente svolta a Parigi: l’appuntamento è posticipato a gennaio 2021 a Palazzo Orsini; nel giugno 2020 riapriranno i servizi di sartoria, mentre le sfilate uomo-donna di settembre avranno luogo come da calendario ma con modalità ancora da definire. Show room virtuale? Molto probabile.

Anche Valentino rompe i canoni della moda tradizionale: le nuove proposte primavera-estate 2021 sono previste per settembre tramite uno co-ed fashion show.
– “Cosa significa?” si chiedono i profani. Semplice, il brand presenta la collezione maschile e femminile della stagione in corso in unica sfilata. Questa non è una vera e propria novità: già dal 2017 le griffe Gucci, Missoni, Jil Sander, Ferragamo, Trussardi e molte altre ancora hanno scelto questo nuovo metodo per realizzare le loro sfilate durante la settimana della moda di Milano.
Scelta azzardata? Assolutamente no. Osservare contemporaneamente le nuove proposte per lui e per lei focalizza l’attenzione del buyer sui dettagli che fanno da filo conduttore ad entrambe le collezioni. Un evento unico da non perdere!
Per la collezione di haute couture lo stilista ribadisce l’importanza di un marchio 100% made in Italy, (Roma per la precisione) e concorda con l’opinione del collega Armani di scegliere location italiane per sfoggiare i nuovi trend del momento e risollevare le finanze del paese che per primo ha dato un significato alla parola moda.

Per quanto riguarda la moda fiorentina, Pitti Immagine prova a sbaragliare la concorrenza con il lancio della nuova piattaforma Connect, online da fine giugno a settembre 2020, mese nel quale riprenderanno le sfilate “face to face” nella storica location della Fortezza da Basso.
Obiettivo? Aumentare la visibilità di Pitti Uomo, Bimbo, Filati, Fragranze e Super e incrementare la connessione commerciale fra gli stilisti e gli oltre 90mila buyer della manifestazione. Le nuove collezioni saranno visibili tramite video chat o showroom virtuali.
Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, ribadisce l’importanza della piattaforma non solo per pubblicizzare le nuove collezioni in tempi di distanziamento sociale obbligatorio ma anche per una maggiore rapidità e sicurezza nell’effettuare acquisti sul marketplace.

“Il futuro della moda sarà digitale”.

O meglio, per tutto il resto del 2020 le più famose fashion week internazionali prenderanno vita sulle piattaforme digitali.

La Shanghai Fashion Week è la prima ad aver aderito a questa nuova filosofia, con la presentazione dei nuovi capi nella settimana compresa fra il 24 e il 30 marzo 2020: 150 designer e griffe sotto i riflettori tramite Tmall, la piattaforma di e-commerce di Alibaba Group.
Anche la Monte-Carlo Fashion Week si è adeguata allo scenario contemporaneo, contrastando almeno un po’ la sventura del Coronavirus tramite la creazione di digital talk live e di una piattaforma che ha come protagonisti i più giovani astri nascenti del settore; nel giorni compresi fra il 14 e il 18 maggio 2020 ha lanciato inoltre il progetto “2020 Mcfw Series – A conversation With..”, uno streaming nel quale si è discusso dei metodi più innovativi e sicuri per parlare di moda e per vivere la moda. Ma non solo: nel corso di un live Instagram sul canale @montecarlofashionweek è stato introdotto l’argomento moda e sostenibilità, ovvero l’esigenza sempre più marcata di un cambiamento radicale del tradizionale concetto di ciò che è fashion tramite l’ascesa di brand sempre più green ed ecofriendly.
Non sono da meno le iniziative della London Fashion Week e della Fashion Week parigina: la prima sarà totally digital e genderless, offrendo per i prossimi 12 mesi la visione in diretta streaming delle collezioni londinesi più trendy, sempre tramite co.ed fashion show; la seconda, dopo la cancellazione della settimana della moda prevista per il 23-28 giugno 2020, offrirà in versione virtuale la nuova linea uomo nelle date 9- 13 luglio 2020, con la possibilità di acquistare sulla piattaforma digitale sia per i buyer che per i consumatori finali.

Manca qualcuno all’appello? Certo che sì; non possiamo non parlare di come si svolgerà la settimana della moda nella capitale della moda italiana, Milano, una delle città più bersagliate dal Coronavirus.

Dal 14 al 17 luglio 2020 si terrà per la prima la Milano Digital Fashion Week, organizzata dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, dove potremo ammirare, in diretta streaming, le collezioni uomo primavera estate 2021, le pre-collezioni uomo e donna primavera/estate 2021 dei marchi più prestigiosi, e molto altro: il calendario digitale sarà caratterizzato dalla promozione dei nuovi brand emergenti e la piattaforma digitale sarà anch’essa dedicata agli showroom e a disposizione dei buyer nazionali ed internazionali.

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