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Fashion Room Blog

Walter Albini
Stilista Artista Designer

Per me ogni vestito ha una storia:
d’amore, di rabbia, di violenza.
Ogni vestito è un momento, una persona, un posto
e ogni vestito ha il suo ruolo, come in teatro.
Per cambiare vestito bisogna cambiare attitudine
e spirito e entrare in una nuova ‘parte’.
Ogni volta, ogni stagione, ogni collezione


cit. Walter Albini

Raccontiamo di un artista che ha fatto innalzare i sogni.

Tutto nasce da una serie TV “Made in Italy” dove si racconta degli anni 70 in Italia e di una immaginaria rivista “Appeal”. Si narra degli albori della moda italiana e dei suoi giovani artisti che negli anni successivi si sarebbero distinti nel panorama mondiale del fashion.

Fra questi spicca un giovane Walter Albini.
Questo ha destato in me una grande curiosità e la voglia di conoscere la sua vita e il suo lavoro.

Un vero dandy con il suo personalissimo stile, elegante fautore del passaggio della moda dall'artigianato all'industria, ossessionato dalla perfezione sottolineata dai capelli laccati, le giacche e le camicie aperte con il cache-col di seta con piccoli disegni geometrici.

L'alter ego al maschile di Coco Chanel.

Un divo Hollywoodiano: sembra un personaggio nato dalla penna di un grande scrittore, gioca a fare il modello coordinandosi alle sue collezioni e rappresenta uno spaccato dell'italia nel primo benessere riuscendo a far innamorare il mondo intero.

Gualtiero Angelo Albini nasce a Busto Arsizio il 3 Marzo 1941 e si spegne a Milano il 31 maggio 1983 a soli di 42 anni. Frequenta, unico uomo, l'Istituto d'Arte e di Moda di Torino e a 17 anni inizia a collaborare con riviste e giornali disegnando schizzi delle sfilate di alta moda, prima da Roma e in seguito da Parigi (4 anni: dal 1961 al 1965) dove conosce Coco Chanel da cui rimane impressionato e resterà per lui una grande fonte d'ispirazione insieme a Paul Poiret.

Nel 1975 a Roma presenterà la sua prima collezione di alta moda ispirata a Chanel e agli anni '30, le sue icone e gli amori di sempre.

Dopo la prima collezione del 1963 per Gianni Baldini, incontra a Parigi Mariuccia Mandelli (Krizia). In seguito a questo incontro torna in Italia a Milano per collaborare con lei nei seguenti tre anni , affiancato nell'ultima stagione da un giovane Karl Lagerfeld.
Disegna per svariate aziende imparando l'importanza di conoscere ogni singolo passaggio dell'industria della moda: dallo studio dei filati, al taglio, alla produzione dell'abito.

Una delle grandi innovazioni di Albini è, nel 1970, la sua prima proposta della formula Unimax - uniformità di taglio e colore per uomo e donna - oggi universalmente riconosciuta dalla Gen Z. Gli uomini sono femminilizzati e le donne maschilizzate in un gioco di scambio delle parti, specchio di quello che stava accadendo nella società e nella moda di quegl'anni.

In questo periodo Anna Piaggi conia per lui il termine “stilista”, anche se la stampa italiana – diversamente da quella internazionale – non vede ancora la sua forza creativa.

Riesce a coordinare cinque aziende diverse per presentare una linea completa, in un progetto unitario, al Circolo del Giardino a Milano, preferendola alla Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze fino ad allora considerata la capitale della moda. A questa idea aderiscono altri brand fra cui Krizia e Missoni. E' l'atto di nascita del prèt-à-porter.

La sua ricerca d’innovazione e creatività continua sulle passerelle rompendo gli schemi con la scelta di creare un vero e proprio Fashion Show, cercando nuove e inusuali location e dando importanza al make-up, alle pose dei suoi modelli, alla scelta della musica e al suo volume, una traccia oggi consuetudine.

Precursore del total look da un immagine di una donna nuova più forte e intraprendente, più consapevole ma sempre elegante, maschile senza perdere la propria femminilità, donna in giacca, pantaloni, chemisier e camice ampie non più sciancrate, mettendo in risalto gli accessori con una ricerca del dettaglio, dei materiali e dei colori trasformandoli in protagonisti, un idea portata avanti da Armani, Krizia, Versace e molti altri.

Un vero e proprio stile di vita abbracciato completamente da Albini: lega con un filo conduttore arte, design e moda in totale armonia.
Dai capi d'abbigliamento all'arredamento, dai mobili alla carta da parati, dai tessuti alle vetrate all'oggettistica anticipando tutti anche in questo.

Walter Albini è una figura artistica fuori dagli schemi, la cui voglia di libertà si riflette nella sua vita e nelle sue opere. Affiorano dai suoi disegni e nei tratti distinti dei suoi schizzi l'emozioni dei viaggi in luoghi esotici come il Marocco, altro punto in comune con Yves Saint Laurent.

Un personaggio accantonato per un lungo periodo, non sempre compreso e solo recentemente rivalutato che ha lasciato nella storia della moda una traccia indelebile oggi visibile anche alle nuove generazioni.

Le cose di testa non mi piacciono.
Non reggo la ricerca della giacca sformata e la trasandatezza presa sul serio.
Mi sta bene soltanto se è un gioco perchè adoro giocare


cit. Walter Albini

Di seguito alcune letture che possono aiutare a conoscere qualche aspetto in più del periodo e dello stile di Walter Albini

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